Storia

La nostra storia

Ci presentiamo

La nascita del Dopolavoro Ferroviario, inteso come realtà nazionale, ha una data precisa: 23 Settembre 1924. Nell’anno successivo, 28 Ottobre 1925, l’istituzione diventa ufficiale con apposito Regio Decreto. Il ‘Dopolavoro Ferroviario di Cremona’ fu uno dei primi a costituirsi con attività specifiche che facevano capo all’Opera Nazionale Dopolavoro (O.N.D.) organizzata in Sezioni Provinciali. La Sezione Provinciale di Cremona aveva sede in un grandioso palazzo ubicato in Piazza Roma. In questo primo periodo risultano attivi i bocciofili ma soprattutto i filodrammatici. Tutte le sezioni, i Dopolavori, i Comuni della provincia hanno la loro brava compagnia filodrammatica. Gli spettacoli teatrali sono molto frequentati.Il quotidiano ‘Regime Fascista’ riporta ogni martedì i resoconti, lusinghieri delle commedie rappresentate il sabato e la domenica precedenti dalla ‘Compagnia’ del Dopolavoro Ferroviario, il quale non dispone di un proprio teatro, ma si avvale di quello del Dopolavoro provinciale situato nell’ex Asilo Martini. Poi nel 1932 la svolta definitiva.Il 28 Ottobre, per solennizzare il decennale della nascita del Fascismo, vengono inaugurate diverse opere di grande importanza per la città tra le quali la Sede del Dopolavoro Ferroviario; che poi è quella attuale di Via Bergamo, 19. La spesa di quarantaquattro mila lire fu a totale carico dello Stato.Superfluo dire che il locale più importante di questa nuova struttura è il ‘teatro’ (attualmente occupato dalla mensa), seguono i campi da bocce, naturalmente scoperti (per il bocciodromo coperto bisognerà attendere gli anni settanta). Nel salone-teatro quando non si presentavano le ‘compagnie’ venivano organizzate memorabili serate danzanti. E questo andò avanti anche dopo la fine della seconda guerra mondiale. Oggi, il Dopolavoro Ferroviario è un’Associazione che ha lo scopo di promuovere, gestire, coordinare a diversi livelli associativi, attività ricreative, culturali, turistiche , sportive, sociali per il proficuo impegno del tempo libero dei Soci. Con le sue centoundici sedi, sparse in tutto il territorio nazionale, ed oltre duecentocinquantamila soci, si colloca come una delle più importanti associazioni ‘no-profit’ esistenti in Italia.

Consiglio DLF